Benessere dell'ambiente

Transizione energetica e innovazione: le grandi sfide della sostenibilità.

Luca Venturini • Senior Manager Corporate Strategy - Accenture

Luca Venturini e Parmacotto Group

Il nostro impegno per la riduzione del 25% delle emissioni di CO2

“Parmacotto Group ha intrapreso una sfida che mira a generare opportunità, sia per il presente che per il futuro: la riduzione dell’impatto ambientale. Sono molto contento di contribuire alla definizione di questo percorso che prevede azioni concrete.”


Riduzione del 25% di emissioni CO2

Il nostro Pianeta è sempre più caldo, il 2021 ha registrato una temperatura media superiore di 1.11° gradi rispetto alla media preindustriale, avvicinandosi all'incremento di un grado e mezzo identificato dalla comunità scientifica come soglia critica del cambiamento climatico.

COP26, la conferenza svoltasi a Glasgow nel mese di novembre 2021, ha visto dei passi avanti, in particolare per ciò che riguarda la disponibilità dei fondi da investire nella lotta al cambiamento climatico, così come il riconoscimento chiaro della necessità di stoppare centrali a carbone il prima possibile e di accelerare la transizione energetica, ma ha anche sottolineato la difficoltà di coordinare azioni tra Paesi caratterizzati da diversi sistemi economici e livello di sviluppo.

Dal mio punto di vista la novità più interessante è rappresentata dalla consapevolezza delle imprese di dover agire in prima persona. È necessario impegnare le proprie risorse per garantire un futuro al nostro Pianeta. Questa consapevolezza del proprio ruolo parte dal riconoscimento dell'innovazione come fattore fondamentale per bloccare il cambiamento climatico e dalla disponibilità a combinare obiettivi di lungo periodo ed azione.

Transizione eneregtica e cambiamento climatico

Di sicuro un contributo fondamentale al cambiamento climatico deriva dalla digitalizzazione, dalla capacità di trasformare dati in informazioni a valore aggiunto e di non sprecare risorse, di disegnare ecosistemi circolari e di generare valore a 360°.

Ma cosa deve fare un'impresa per ridurre le proprie emissioni e sostenere il cambiamento? Lo step zero consiste nel capire e quantificare il proprio impatto carbonico, guardando le emissioni dirette ed indirette (scope 1, 2 e 3). Il primo passo parte con la definizione degli obiettivi di lungo periodo e di una roadmap fatta di azioni concrete sul breve e medio periodo, sui propri asset, installando rinnovabili ove possibile, sui contratti di fornitura attivando PPA, sulle proprie linee produttive, azzerando gli sprechi, sulla propria supply chain, per aiutare i propri fornitori e il mercato a valle a lavorare in ottica circolare. Se pensiamo che hanno aderito a Science Based Targets imprese equivalenti al 20% della capitalizzazione di tutte le borse mondiali - in Italia meno di quaranta imprese fanno parte di questo club - ci rendiamo conto di quanto sia opportuno spingere sull'acceleratore!

Se guardiamo alla performance delle imprese che hanno deciso di fissare "Obiettivi Science Based", Parmacotto Group ha dimostrato di essere capace di tagliare le proprie emissioni del 25% in cinque anni, facendo utili e aumentando il proprio fatturato, mentre le emissioni globali sono aumentate del 3.4%. A dimostrazione che, chi agisce ed è capace di muoversi, riesce a raccogliere nuove opportunità di business e attrarre talenti e risorse in linea con le proprie aspirazioni. Chi invece decide di giocare una battaglia di retroguardia è condannato a un più o meno lento declino.

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